I Borghi di Piazze e Camporsevoli
Piazze
Piazze, frazione di Cetona, è un paese di origine molto più recente rispetto al capoluogo.
Risale infatti a fine cinquecento la prima citazione del toponimo in documenti ufficiali, quando si descrive l’abitato rurale come l’insieme di una ventina di case sparse. La storia di Piazze è stata legata sin dall’origine a quella del limitrofo castello di Camporsevoli, e a quella del comune di San Casciano, da cui l’abitato è dipeso per lungo tempo prima di essere ricondotto sotto l’amministrazione cetonese.
I nuclei storici sono individuabili nella cinquecentesca chiesa di San Lazzaro, ora adibita a Centro Civico, e nella cappella di San Giuseppe in Via del Tamburino.
Il paese presenta un aspetto armonioso, completamente immerso ed integrato nella campagna alle pendici del monte Cetona.
Le sue vie, che gli abitanti tradizionalmente identificano con ‘Casa‘, come ad esempio ‘Casa Piero’, ‘Casa Massotti’, narrano la storia di famiglie laboriose di artigiani, contadini, commercianti e quella di una comunità legata da un profondo senso di appartenenza che si è palesato nei decenni anche recenti con la costituzione e cura di numerose associazioni, culturali e sportive. Posizionato lungo la provinciale che conduce dall’Umbria verso la storica Via Cassia, segna il confine con San Casciano dei Bagni, località termale che dista solamente 6 chilometri dall’abitato.
Il borgo
Un Borgo abitato da illustri personaggi
Cetona ha una frazione, popolata da gente ‘operosa’, che ha delle storie molto particolari da raccontare. Oltre al bellissimo castello di Camporsevoli, immerso nel verde e sede di un antico nucleo abitato etrusco, i personaggi che hanno vissuto nel luogo, forniscono un ‘materiale’ di particolare interesse per capirne l’identità. Il marchese Giugni, per esempio, siamo nel 1709, abolì la pena di morte nel suo dominio, 77 anni prima della Legge Leopoldina! Con motivo di utilità, partendo da un caso specifico del suo territorio, ma questo è comunque un primato assoluto!
Alberto Rinaldi, che curava artriti e reumatismi in modo miracoloso. Tra i suoi pazienti, che frequentavano le locande di Piazze, dando risonanza al luogo anche in ambienti facoltosi, c’era il grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini, che lo stimava enormemente.


Tradizioni
Il Bico
Il Bico è un tradizionale alimento di Piazze, una sorta di pane azzimo ottenuto dall’impasto di acqua e farina di grano, condito con un pizzico di sale, senza lievito, cotto al focolare sotto la cenere prodotta da abbondante legna ardente. Il bico viene celebrato ogni anno con una sagra proprio qui a Piazze, suo luogo di origine. Per due fine settimana consecutivi che vanno dalla fine di giugno all’inizio di luglio è possibile gustare questa prelibatezza fatta come la si faceva una volta, impastata a mano e cotta nel forno a legna. La Sagra, organizzata dalla banda comunale “A Toscanini”, mobilita l’intera frazione come una grande squadra affiatata, dove il più giovane si affianca al più anziano, dove l’arte di fare il bico si tramanda di generazione in generazione proprio grazie alla grande passione delle “massaie” di un tempo e alla loro capacità di trasmettere alle giovani cuoche l’amore, i segreti e i trucchi facendo in modo che questa eccellenza del nostro territorio non vada perduta. (Fonte: http://www.cetona.org/il-bico)